MADONNING è un lavoro performativo che coinvolge circa 100 donne della città di Venezia. Presupposto è stato una ‘esplicita condivisione delle partecipanti a questo progetto. Esso nasce dal desiderio di indagare i legami forti che tengono unita una città, dandole sostanza e senso. E’ iniziato dalle donne che sono le principali e sottovalutate costruttrici di questi legami e dalla domanda: “Chi hai di riferimento, a chi sei grata nella tua città?”. Le donne che venivano nominate da ciascuna venivano intervistate e a loro volta ne indicavano altre che aprivano nuovi percorsi e incontri nella città, come i rami di un albero.
Il percorso di MADONNING, svolto prima a Mestre e poi a Venezia, ha raccolto interviste, video, fotografie, elaborazioni digitali, ritratti fotografici di persone e di luoghi, testi poetici, memorie e lettere, un lavoro dunque divenuto sempre più partecipato e condiviso.
Il progetto culmina con la realizzazione di 14 ritratti a smalto su tela di alcune delle donne più nominate nelle interviste. Ad ogni ritratto è abbinata una foto ed una frase che la persona ritratta ha pensato per essere trascritta sul quadro come messaggio a chi lo guarda.
Hanno partecipato al progetto:
MATILDE DOLCETTI, direttrice Scuola Internazionale Grafica
ELISA CAPITANIO, dipendente pubblica
ANNA PONTI, promotrice di legami tra associzioni e cittadini
TIZIANA PLEBANI, storica e resp. sett. conservazione Bibl. Naz.Marciana
GIULIANA LONGO, titolare negozio di cappelli
CHIARA BERTOLA, curatrice presso la Fondaz.Querini Stampalia
MONICA DA CORTA’ FUMEI, dipendente pubblica sett. cultura
URIZIO MARIA CARLOTTA, dipendente pubblica Centro Donna
LUCIANA ZORZIN, dipendente pubblica
LAURA GUADAGNINO, poeta
ZEN GABRIELLA, musicista e compositrice
KIKI DELLISANTI, musicista percussionista
LILIANA MINELLI CASTELLI, politica
BIANCA TAROZZI, poeta
ENZO DE MARTINO, critico d’arte e scrittore
MADONNING – VIDEO INTERVISTE 2006
MADONNING – ELABORAZIONI DIGITALI
Allargando lo sguardo nel tempo ho immaginato lungo le rive, le strade, nelle piazze presenze antiche di donne che si incontravano con la città contemporanea: uno sguardo spaesato per ciò che era diventata. Eppure la città nel suo farsi si era formata anche attraverso di loro ed il loro operoso esserci – I legami forti si mantengono nello spirito dei luoghi e così intravedevo come infatti i luoghi ne fossero tuttora impregnati e ancora le includessero.