Lavori su grandi tavole incentrati sul tema del “sacro” – così come per generazioni lo abbiano inteso e rappresentato. Icone tramandate per millenni che ancora hanno un potere di comunicazione universale che l’arte contemporanea potrebbe fare suo. Le ho qui riprese per metterle alla prova rivisitandole con stile e materiali poveri.

Croce Parmigianina, smalto e collage su tavola 100x105 cm.
Cerere (Simo), smalto e collage su tavola, 50x70cm. (coll.privata Bellina)
Madonnina Blu, smalto su tavola 127 x 109 cm. , 2000
Anfibia (Cerere), trittico, 108 x 195 cm. - (coll. priv.Manenti)
Astrale

Come dunque ci raffiguriamo le divinità? Loro ci guardano dall’alto, lontani (MADONNINA BLU) o comprensivi (PICCOLA SANTA), generosi (CERERE), potenti e onniscienti. Così in ANFIBIA, una Demetra arcaica che vede noi e i nostri cocci – una evidenza di entropia – In mezzo la rana, simbolo della vita primordiale, salta via verso il basso. Così fa anche la CERERE ROSA che ci osserva e porta le scorie di ciò che lei aveva originato a seguito del passaggio umano. Ispirata alla Madame Moitessier di Ingres è certamente iconica: infatti a sua volta è ripresa dall’affresco romano della Basilica di Ercolano (Ercole ritrova il figlio Telefo). Il suo sguardo poi ricorda una Madonna di Paolo Veneziano. E se poi vediamo la divinità corriamo pericolo? CROCE PARMIGIANINA ispirata all’affresco del Parmigianino a Fontanellato mostra Atteone già trasformato in cervo per aver avuto la visione della divinità nuda che cerca invano di farsi riconoscere dai suoi stessi cani.

Trittico Rosso e oro, trittico oro su tavola 270x 120 cm.
A Mare (Women & Water), smalto e collage su tavola, 100 x 175 cm.
Coniglio Bianco
Piccola Santa - smalto su tavola 50x35 cm.

Nascoste nel A MARE ci sono alcune mie icone – Pina Bausch,Tina Modotti, il volto di madmoiselle Riviere di Ingres ora al Louvre
Condividiamo con la natura l’arcaica potenza della creazione RANACROCE, siamo pervasi da quel misterioso flusso di energia (TRITTICO ROSSO E ORO), e mentre l’umanità prega (PORTAPREGHIERA) rivolta verso l’alto, alla base la sua immagine capovolta, con il ventre colmo di semi, si inoltra nel nero arcaico del generare. Una circolarità tra un supremo invocato e un io – che non possono che coincidere e condensarsi nella sua stessa ombra. A lato un vuoto fuori dal quadro – una uscita, una sospensione del dire ciò che è comunque un po più in là, indicibile.

Cerere Rosa, dittico - smalto pastelli e collage su tavola 150 x 80 cm.
Porta Preghiera, dittico, smalto, collage, riso su tavola,150x80 cm.
Cavallo Antico, t.m. su tavola, 60x150 cm. (coll.privata)